Da quando ho un figlio piccolo ho un’ottima scusa per evitare i brindisi di mezzanotte, l’inquietante e menzognero countdown nel quale, all’improvviso, tutto sembra finire come per magia per poi ricominciare, non più tardi di un secondo dopo, nuovo di zecca. Mi bastano una cena e due chiacchiere, una candela sul tavolo e un “Auguri” detto a qualunque ora.
Nulla inizia, nulla finisce. E’ una malefica illusione di noi poveri umani, inventata da non so chi, per non so cosa. Forse per farci sentire meno piccoli, soli e impotenti di fronte al mistero, quello che nessun countdown, nessun brindisi e nessun augurio potranno mai aiutarci a spiegare.
Lo pensavo qualche settimana fa, durante un concerto, sentendo la voce e il piano, tutt’uno con colui che cantava e suonava e con le migliaia di persone lì ad ascoltare.
Nulla inizia, nulla finisce. perchè tutto è uno.